Trento, 15 settembre 2012
SOLIDARIETÀ A VALER
di Aldo Pompermaier,
già assessore comunale a mobilità
e ambiente del Comune di Trento
dal Corriere del Trentino
di sabato 15 settembre 2012 |
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MOBILITÀ A TRENTO: NON SI È FATTO NULLA
di Lucia Coppola
da l'Adige di venerdì 21 settembre 2012 leggi tutto
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Vorrei esprimere ad Antonella Valer la mia totale solidarietà, perché dando le dimissioni dal cda di Trentino Trasporti ha dimostrato un atto di coerenza davvero ineccepibile.
Ho vissuto, come assessore comunale alla mobilità di Trento, l’inserimento nel consiglio d’amministrazione dell’azienda che si occupa di trasporto pubblico, di Antonella Valer. Un inserimento maturato e deciso proprio per dare forza al rilancio dell’uso del mezzo pubblico come alternativa, assieme alla bicicletta alla mobilità automobilistica.
Mi meraviglio che a livello comunale, dopo aver investito grandi risorse e profuso fiumi di parole all’insegna della mobilità sostenibile (per la cronaca lo slogan del piano della mobilità era “multi mobilità”), i responsabili, con l’assessore Marchesi in testa, si lascino convincere, in nome della necessità di fare risparmi a tagliare e ridimensionare le linee autobus della città. Se mi è permesso, vorrei suggerire che si possono ridurre i costi di esercizio senza colpire il cittadino che va invece incentivato e convinto a usare sempre più il mezzo pubblico.
Spero che il “sacrificio” di Antonella Valer non sia inutile e serva a fare aprire gli occhi agli amministratori in modo da evitare che l’economia debba essere sempre in prima fila a guidare le scelte del Comune. Con questi chiari di luna, anche per la mancata presenza ecologista dentro la giunta comunale, temo che l’ambiente stia diventando il settore a più alto rischio di soprusi grazie a questa litania del risparmio per fare fronte alla crisi.
In questi casi la democrazia diretta, ovvero la partecipazione dei cittadini alle decisioni sui grandi temi come quello della mobilità, aiuterebbe molto l’amministrazione. L’assessore provinciale, nonché ex sindaco di Trento, Alberto Pacher, convinto di questo valido strumento, dovrebbe porsi la domanda: se andiamo a risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro sul trasporto pubblico, come la mettiamo con i milioni di euro che si intendono invece spendere per dotare il territorio comunale di un inceneritore, inutile e dannoso, specialmente dopo che i cittadini hanno risposto prontamente alle regole della raccolta differenziata (70%)? Suvvia, una volta tanto diamo una mano a questo pianeta, magari con qualche “sacrificio”, come quello di ridurre a pochi minuti i fuochi di S. Vigilio, con grandi applausi degli animali selvatici e non, che temono questo appuntamento, oppure evitando spese di esproprio per consentire lottizzazioni ai palazzinari di turno (sono due esempi, il primo provocatorio, l’altro di contenuto, che mi vengono in mente). Sono convinto che il cittadino capirebbe e se coinvolto, sarebbe poi il primo ad apprezzare anche quelle linee urbane che si vogliono chiudere, che tra l’altro sono state richieste in passato dalle circoscrizioni e quindi dai cittadini stessi.
Riorganizzare il servizio è un dovere sacrosanto, ma quando una componente del cda si dimette per il modo con cui si vuole tagliare, la mia preoccupazione mi pare giustificata.
Aldo Pompermaier
Già assessore comunale a mobilità e ambiente del Comune di Trento |